“STE: Scuba Tourism for the Environment” è un monitoraggio delle scogliere coralline del Mar Rosso basato sulla collaborazioni con turisti volontari.

Il progetto ha l’obiettivo di:

  • contribuire alla gestione e conservazione ambientale. STEproject, effettuando un monitoraggio su larga scala spaziale e temporale dello stato della biodiversità delle scogliere coralline, permette l’individuazione di trend dello stato di salute delle scogliere coralline.
  • incrementare la consapevolezza ambientale dei volontari coinvolti. Partecipando in un’attività pratica di monitoraggio e grazie alle informazioni fornite dagli operatori che propongono il progetto, i volontari incrementano la loro educazione ambientale

METODOLOGIA

Un questionario multi lingue per subacquei e snorkelisti è utilizzato per raccogliere informazioni sullo stato di salute delle scogliere coralline. Il questionario è costituito da tre sezioni: la prima fornisce informazioni per limitare l’impatto antropogenico sui reef e durante l’intera vacanza in una ambiente tropicale, la seconda sezione riporta le immagini per l’identificazione delle specie monitorate e l’ultima sezione è dedicata alla registrazione dei dati rilevati dai volontari sull’ abbondanza delle specie rilevate, delle condizioni ambientali negative e sul comportamento dei turisti (il questionario è visibile qui).
Un totale di settantadue taxa animali sono stati inclusi nel questionario di rilevamento, permettendo la valutazione della qualità ambientale basata sulla biodiversità. Tutti i differenti livelli trofici, dai produttori primari ai predatori, sono rappresenti dai 72 taxa. Utilizzando database scientifici, la bibliografia e osservazioni personali, gli organismi sono stati scelti perché comuni e abbondanti nell’intero Mar Rosso, considerando la loro presenza durante una normale immersione subacquea su scogliera corallina. Queste caratteristiche garantiscono che la variazione della composizione della biodiversità osservata tra i siti non sia attribuibile esclusivamente alla variazione naturale ma sia correlata a situazioni e stress locali. In aggiunta, per garantire un “approccio ricreativo”, alcune accorgimenti sono stati presi durante lo sviluppo e l’implementazione del progetto. La lista dettagliata di specie tende ad aumentare il numero di volontari coinvolti, dato che è provato che il loro interesse aumenta quando specie conosciute sono incluse.
PertITA

Figura 1: Diagramma PERT

Inoltre, per garantire l’accuratezza del rilevamento dei volontari, ogni taxon scelto è facilmente riconoscibile e normalmente ricercato dei turisti subacquei durante le loro escursioni in mare e, infine, la compilazione dei questionari è effettuata subito dopo l’immersione con l’assistenza degli operatori formati.
In collaborazione con alcune agenzie di didattica subacquea, il nostro gruppo ha formato centinaia di professionisti che, durante il loro lavoro quotidiano, assicurano la partecipazione di un elevato numero di volontari, producendo un effetto a cascata (Fig. 2). Tutte le guide e istruttori subacquei che lavorano in campo con i volontari, hanno frequentato gli stessi corsi di formazioni sui metodi e obiettivi del progetto (WP2; Fig. 1), che includono l’identificazione delle specie e la raccolta dei dati (i corsi si caratterizzano di lezioni frontali, proiezioni, presentazioni video e identificazioni sul campo). Durante i corsi di formazione sono trattati argomenti come la biodiversità e le sue applicazioni per la valutazione dei cambiamenti climatici causate da pressioni naturali e antropiche.
Sul campo, guide ed istruttori subacquei informano i volontari, fornendo indicazioni sulle caratteristiche dell’habitat, sulle specie che si possono incontrare, e consigli su come minimizzare l’impatto dell’attività ricreativa sulle scogliere coralline. I professionisti assistono i volontari durante la raccolta dei dati e sono disponibili in caso di difficoltà sull’identificazione delle specie. I corsi di formazioni sono efficaci in quanto sono in grado di raggiungere un elevato numero di subacquei professionisti, che a loro volta contatta svariati turisti subacquei, generando così un effetto a cascata che è in grado di coinvolgere diverse migliaia di volontari.
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Figura 2: Sistema a piramide

I questionari completati sono inviati all’Università di Bologna per l’analisi dei dati e l’elaborazione statistica. Un indice di biodiversità, caratterizzato da 5 classi(molto buono, buono, mediocre, basso e molto basso) è calcolato sulla base dei dati raccolti dai volontari. L’indice di biodiversità è confrontato tra i diversi siti e nel corso degli anni al fine di rilevare trend dello stato dei reef lungo le aree costiere. Per valutare l’affidabilità dei dati, sono state confrontate i dati raccolti dai volontari con quelli indipendenti raccolti da biologi marini professionisti attraverso analisi di correlazione. Questi confronti sono effettuati ogni anno per diverse stazioni di rilevamento e con differenti volontari, per monitorare costantemente la validità dei dati raccolti.
Al fine di contribuire attivamente alla conservazione delle scogliere coralline del Mar Rosso, ogni anno i risultati del progetto sono presentati al Ministro del Turismo Egiziano e al suo staff, con lo scopo di integrare i risultati del progetto nelle future azioni di gestione ambientale e contribuire allo sviluppo di ampi piani di conservazione (WP5, Fig. 1). Il database pluriennale, ottenuto tramite il progetto, può inoltre essere utile anche per istituzioni e organizzazioni sia pubbliche che private interessate alla conservazione e gestione del Mar Rosso Egiziano e può creare la basi per futuri studi sulla valutazione della salute ambientale dell’area. I risultati di STEproject sono rilevanti non solo per la comunità scientifica ma anche per altre categorie interessate, diversi stakeholder (da manager ambientali a tour operator e agenzie e centri subacquei) sono realmente coinvolti nel progetto e durante l’implementazione del progetto hanno la possibilità di condividere informazioni e best-practices per raggiungere l’obiettivo comune di preservare le risorse naturali.
Le attività di divulgazione giocano un ruolo chiave per il coinvolgimento dei volontari. La disseminazione attraverso i differenti canali mediatici (sia web che tradizionali), in primo luogo, contribuisce a incrementare il reclutamento di volontari, garantendo un’alta partecipazione e informazione dei cittadini. I media, disseminando i risultati del progetto, inoltre, favoriscono la fidelizzazione dei volontari al progetto e possono aiutare ad aumentare l’interesse pubblico su argomenti come l’ambiente e la biodiversità. I risultati dell’attività di disseminazione sono presenti qui.

RISULTATI ATTESI

  • Creare un database pluriennale e a larga scala spaziale, contenente informazioni sulla distribuzione e abbondanza nel mar Rosso settentrionale dei 72 taxa animali censiti tra cui : spugne, coralli, anellidi, molluschi, crostacei, echinodermi, pesci ossei e cartilaginei, tartarughe e cetacei.
  • Osservare trend spazio-temporali dello stato di salute delle scogliere coralline e correlarli con le attività antropiche e le misure di gestione.
  • Informare le autorità locali:
    • sull’efficacia degli attuali piani di gestione ambientale,
    • sull’identificazione di nuove aree o siti con particolari problemi di conservazione,
    • come indirizzare i futuri sforzi di conservazione.
  • Sviluppare programmi di educazione ambientale, basati sul coinvolgimento diretto dei volontari in attività pratiche di monitoraggio, sulle informazioni pratiche fornite dagli operatori e sul materiale informativo (ad esempio i questionari), per incrementare la consapevolezza ambientale dei turisti e contribuire allo sviluppo di un turismo sostenibile,
  • Implementazione di best-practices nel campo della valutazione dell’impatto, della conservazione e della gestione ambientale, da esportare a livello globale, per la creazione di nuovi standard per monitoraggi interdisciplinari al fine di fornire utili informazione per i manager ambientali e al contempo contribuire alla diffusione della consapevolezza ambientale.